27/02/12

Nuovi mezzi di diffusione della musica

I mezzi di diffusione della musica sono tantissimi come ad esempio un Dolby Surround, un Home Theater, un impianto stereo oppure un semplice amplificatore o sintoampilficatore collegato a casse audio.
Il DOLBY SURROUND è una delle ultime tecnologie di diffusione della musica inteso come un impianto di diffusione multicanale che è anche un encoder audio e un decoder audio sviluppati dalla Dolby Laboratories.

L’encoder audio esegue la codifica dell’audio Dolby Surround, il decoder audio invece la decodifica dell’audio Dolby Surround, Dolby Surround Pro Logic II, Dolby Stereo e Dolby Stereo Spectral Recording. Oggi lo standard home video più diffuso è il DVD-Video per il quale sono previsti standard di audio multicanale più evoluti del Dolby Surround, tutti digitali: il Dolby Digital, il DTS, l’MPEG Multichannel e il PCM. Insomma il Dolby Surround tende a riprodurre gli stessi effetti sonori che si possono ascoltare al cinema immergendo, così, lo spettatore nella realtà vera e propria dei suoni.
L’HOME THEATER o HOME THEATRE è un impianto di diffusione musicale o sononara multicanale. La sua peculiare caratteristica è quella di offrire allo spettatore la sensazione di stare immerso al centro dell’avvenimento e della scena sonora.
Questo obiettivo viene raggiunto utilizzando 5 o più distinti canali audio, preposti a pilotare altrettanti diffusori, di cui 2 posizionati dietro lo spettatore. Questo sistema multicanale è adottato ormai universalmente nei giochi per computer, nelle console per giochi, nell’audio dei film, nei DVD e BD, e nel settore multimediale in genere.
Il SINTOAMPLIFICATORE è un impianto di diffusione della musica molto particolare in quanto non è di facile utilizzo. Grazie alla sua profonda tecnologia permette di ascoltare suoni ai massimi livelli senza presentare impurità.
Al sintoamplificatore vanno allegate le casse che di regola, devono avere lo stesso vattaggio del sistema di diffusione sonora. Questo strumente è utilizzato da persone competenti in materia e sopratutto da coloro che hanno il pallino del suono puro e pulito.
Di impianti di diffusione musicale o sonora ce ne sono una miriade impressionante ma in questa sezione abbiamo dato consigli e caratteristiche su quelli più commerciali ovvero quelli più utilizzati e più facili da utilizzare.

La musica in origine era diffusa, cioè suonata e fruita nel momento stesso dell'ascolto, dai suonatori ambulanti che giravano per le tribù primitive, o dai musicisti che accompagnavano le feste rituali. I primi tentativi di registrare la musica sono iniziati con le civiltà più evolute che, dopo aver codificato il parlato, il verbo, con la scrittura, hanno tentato di registrare, e quindi archiviare, anche la musica, mediante la notazione musicale. Una archiviazione che consentiva naturalmente una successiva riproduzione, accessibile all'inizio ai soli conoscitori della musica.
Si sono così andati definendo nel tempo le due forme principali di vendita e di fruizione della musica: la diffusione, cioè l'ascolto della musica nel suo farsi suono a una vasta platea di utenti (gli anglosassoni la definiscono broadcasting), e la distribuzione, cioè la registrazione di brani musicali su supporti di archiviazione e la vendita al dettaglio ai clienti per la riproduzione casalinga in un numero teoricamente indefinito di volte.
Evidentemente i canali primari per la diffusone sono al momento la radio e la televisione, e per la distribuzione il CD, ma la rivoluzione rappresentata da Internet, nonché l'affermarsi di nuovi standard digitali, stanno scompaginando completamente questi equilibri. Negli interventi di questa pagina sono analizzati e sintetizzati storia e attualità delle varie forme di diffusione.
La esecuzione privata non era altro che una versione ridotta e semplificata della esecuzione pubblica, ovvero del concerto per pubblico pagante o non pagante. La forma originaria e più diretta di diffusione della musica, esistente sin dai primordi della espressione musicale e punto di riferimento per qualsiasi diffusione con mezzi tecnologici, sino ai giorni nostri.
Dalle esecuzioni con strumento solista, dotato di estensione e potenza di suono sufficiente per sonorizzare una sala e raggiungere un grande pubblico (il violino, il pianoforte) al canto con voce impostata, ai piccoli complessi "da camera" (e quindi con potenza non adatta a grandi ambienti), ai piccoli complessi orchestrali per eventi privati (la "musica da tavola" di Telemann, le "serenate" di Mozart). Sino alla grande orchestra romantica, dalle sinfonie di Beethoven alla crescita dimensionale senza limiti da Wagner a Bruckner a Mahler e alla sua "sinfonia del 1000" (che richiedeva appunto 1000 esecutori impegnati all'unisono), le sfide più ambiziose e temerarie all'assoluto nella musica, mai più ripetute.

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